In preghiera per la scomparsa di Rita Manzone

Il Vescovo, il centro missionario e molti gruppi di amici si stringono in preghiera per Rita Manzone, la mamma di Patrizia, missionaria laica a Marsabit. La vivace presenza terrena di Rita ora è nella pienezza del Regno. Siamo vicini al marito e ai gigli, nel dolore e nello smarrimento.

Ma “Dio ha tanto amato il mondo perché nessuno vada perduto”.
Con l’aiuto di questo amore di Dio senza limiti ci uniamo a voi sostenendoci a vicenda nella fraternità.

Patrizia la ricorda così: Ciao mamma, sappiamo quanto avremmo voluto salutarti da vicino ma non è stato possibile. Ora che tutto vedi, tutto sai e tutto ami, continua a starci vicino come sapevi fare tu, al profumo di pasta al forno e di giochi per i nipoti, al profumo di tempo donato senza riserve, di presenza fedele che era punto di riferimento. E anche noi continueremo a volerti bene, fino al giorno in cui ci reincontreremo e allora sarà festa grande!
“La vita eterna non è tanto una vita che dura per sempre, ma una vita che vale la pena di vivere sempre”. La ricchezza con cui hai vissuto, cara mamma, ha già trasformato la tua vita in qualcosa di eterno.

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Un Ricordo di Rita e del suo cammino tra noi:

Rita Roggero nasce a la Morra il 10 febbraio 1954, ultima di 6 fratelli, in una famiglia semplice e laboriosa. Conosce i tempi duri del dopoguerra, con un papà coraggioso e spiritoso inabile al lavoro e una mamma forte e laboriosa, contadina, che oltre dei figli, si occupa della mamma paterna anziana e malata.

Adolescente, studentessa brillante, viene indirizzata alle scuole magistrali ad Alba, anche se avrebbe preferito studiare da infermiera. Vive in collegio alla casa della giovane dalle suore Luigine e si diploma insegnante nel 1972.

Ad un campo scuola a cesana, nel 1970, incontra Giovanni, che dopo 8 anni di fidanzamento diventa suo marito l’11 aprile 1977. La coppia costruisce la propria casa a Monforte, in frazione Castelletto, vicino ai genitori di Giovanni, che porta avanti l’azienda vitivinicola fondata dal nonno. Mamma di tre figli, Patrizia, Mirella e Mauro, continua la sua missione da insegnante, prima a Moncalieri in un istituto per bambini con problemi famigliari, poi a Roddino, Cortemilia, Alba e infine a Monforte, quando andrà in pensionamento anticipato nel 1994, per seguire meglio la famiglia e l’azienda.

Donna forte e schietta, fedele moglie e mamma, lavoratrice instancabile, pilastro della famiglia, accoglie con gioia i nipotini, sopporta e trasforma il peso della lontananza in una casa sempre aperta e accogliente per i missionari e gli ospiti, soprattutto della missione di Marsabit in Kenya.

Nel gennaio 2020 le viene diagnosticata una forma di leucemia, che combatte speranzosa ottenendo ottimi risultati, fino a poche settimane fa quando viene ricoverata per il trapianto di midollo, che purtroppo non ha l’esito sperato. Si spegne dopo due settimane di sofferenza nell’ospedale di Cuneo, il 13 marzo.